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Lampade a LED per le coltivazioni indoor tipologie, vantaggi e guida all’utilizzo:

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di Redazione

14/04/2023

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Quando si sceglie di coltivare indoor è necessario porre attenzione a diversi aspetti tecnici. Tra questi, rientra la selezione delle fonti luminose.

Da diversi anni a questa parte, anche sulla scia della necessità di risparmiare energia per l’ambiente e per tenere sotto controllo il portafoglio, la scelta delle lampade LED per la coltivazione indoor è sempre più comune.

Quali sono i vantaggi che le contraddistinguono? Come utilizzarle? Scopriamo, nelle prossime righe, le risposte a queste domande.

Tipologie di lampade a LED

Forse non tutti sanno che, quando si parla di lampade a LED per le coltivazioni indoor, è necessario ricordare che esistono diverse tipologie. La più semplice è la lampada LED di modello indoor. Il principale vantaggio riguarda la semplicità di utilizzo. Per accendere questa lampada, infatti, basta attivare un interruttore.

Come ben si sa, sono caratterizzate da un consumo molto basso. Inoltre, sono molto resistenti dal punto di vista termico e, dal punto di vista dello spettro luminoso, sono simili alla luce solare. Il contro principale riguarda il fatto che non è possibile regolare la luminosità.

Degna di nota è anche l’esistenza dei LED Lumey. In questo caso, è possibile regolare la luminosità. Un’altra caratteristica di questa tipologia di LED riguarda la presenza di un sistema a 3 canali. Grazie ad esso, è possibile gestire la luminosità in maniera estremamente specifica sulla base delle esigenze che, nel corso della sua crescita, la pianta attraversa.

Tutto ciò si traduce non solo in una maggior certezza di apprezzare una crescita soddisfacente, ma anche in un risparmio notevole dell’energia.

Un’altra tipologia di LED della quale è importante conoscere l’esistenza è il cosiddetto Lumey Evolution. Quali sono le sue caratteristiche? La principale riguarda la possibilità di gestire in maniera più agevole la scelta del canale. Grazie a questa tipologia di LED, si può parlare di una vera e propria combinazione di luci. Il risultato? L’accelerazione del processo di fotosintesi clorofilliana.

I vantaggi oltre al basso consumo

Il consumo basso è il principale vantaggio delle lampade a LED. Numeri alla mano, si parla del 35/40% in meno di energia consumata rispetto alle lampade tradizionali. C’è molto di più! Se si ricorre alle lampade a LED per la coltivazioni indoor, si può ridurre la quantità di acqua utilizzata. Come mai? Dal momento che le lampade a LED producono poco calore, l’acqua evapora molto più lentamente.

L’impiego di una quantità di acqua minore implica un altro vantaggio importante.

Quale di preciso?

Un consumo più contenuto di sostanze nutritive da parte della pianta. Gli esemplari coltivati, infatti, assimilano i nutrienti più lentamente, ma in maniera comunque efficiente.

Non c’è che dire: sono diversi gli aspetti positivi delle lampade a LED per chi coltiva indoor. Oltre a quelli appena elencati, è il caso di ricordare anche la possibilità, in caso di scelta di LED di nuova generazione, di scegliere diversi spettri di luce.

Quello con una cromia compresa tra il blu e il bianco è ideale per la fase di crescita. Lo spettro rosso, invece, è il non plus ultra per la fase di fioritura.

Proseguendo con l’elenco dei vantaggi del LED per coltivare indoor, rammentiamo le dimensioni contenute degli apparati luminosi. Ciò permette di aumentare lo spazio da dedicare alle piante (il che non è poco in quanto, negli ambienti interni di casa, si ha spesso la necessità di ottimizzare l’ingombro).

Come gestire i LED a seconda della fase di crescita della pianta

A prescindere dalla scelta dello spettro cromatico, è il caso di conoscere alcune dritte fondamentali per gestire al meglio i LED quando si coltiva indoor.

Un consiglio importante prevede il fatto di procedere, nel momento in cui spuntano le plantule, ad abbassare l’intensità luminosa. Se non è possibile procedere alla regolazione, basta spostare la lampadina più lontano rispetto alle plantule.

Si tratta di uno step da non trascurare: in caso contrario, infatti, il rischio è quello di trovarsi con delle piante troppo affusolate.

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